Playa El Flamingo: “I nostri prezzi sono invariati da tre anni”

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Estate intensa ma al tempo stesso complicata per Playa El Flamingo Beach a Marina di Camerota, che aveva iniziato il 2024 nel migliore dei modi. A gennaio, nella seconda edizione dei “Tuttohotel Awards” che si è tenuta a Napoli (Mostra d’Oltremare), la struttura cilentana aveva conquistato il riconoscimento di “Miglior Stabilimento Balneare del Sud Italia”. Si è trattato di un ulteriore successo per il beach club gestito da José Pomarico, entrato nella prima edizione di “Guida ai migliori beach club d’Italia” con l’attribuzione di un ombrellone – equivalente, lo ricordiamo, a una sorta di “stella Michelin” del mondo balneare. E ora Josè, mentre ancora la stagione si deve concludere, traccia con italianbeach.club un bilancio del 2024 in quest’intervista.

Come è andata la stagione 2024 e quali risultati vi ha portato?

La stagione balneare è andata bene sotto alcuni punti di vista, male per altri, almeno qui nel Cilento. C’è stato un calo delle presenze tra giugno e luglio, di almeno il 25%, ma confrontandomi con altri operatori del settore di altre regioni, tutti mi hanno confermato che il calo ha riguardato un po’ tutta l’Italia. Il problema principale del settore turistico italiano è la competitività: oggi abbiamo nuovi attori sul mercato internazionale (Albania-Croazia-Malta-Grecia-Egitto) che offrono pacchetti vacanze all-inclusive con prezzi bassi. E lo possono fare grazie al basso costo delle utenze (gas-servizio idrico-energia elettrica) e della manodopera qualificata, costi che in Italia generano una gran parte del prezzo finale offerto. Da noi non si vuol capire che il turismo è un’industria che va tutelata e va incentivata, in modo da rendere le vacanze nel nostro bel paese un’esperienza unica.

Come avete risposto?

Mantenendo i prezzi di tre anni fa, anche se i costi sono aumentati. Ciononostante, la crisi si è fatta sentire anche per noi. Bisogna sottolineare che oggi il turista è più maturo e molte volte sceglie la struttura di qualità, perché vuole vivere un’esperienza unica ad un prezzo equo.

Con l’applicazione della Bolkestein, cosa cambierà per voi?

Siamo molto delusi dell’atteggiamento del nostro governo nella tutela delle imprese balneari, che gestiscono un bene di interesse nazionale cosi importante. C’è una scarsa tutela di un bene prezioso come il mare, e di uno dei pochi settori che ancora oggi è gestito a livello familiare e soprattutto da persone locali o native del luogo. Spero e mi auguro che le gare tengano in considerazione la professionalità e la dedizione con la quale tanti gestori di stabilimenti italiani hanno operato in questo settore.

Cosa succederà nei prossimi anni a Playa El Flamingo Beach?

Avvieremo dei corsi di formazione per i nostri collaboratori, in modo da soddisfare le esigenze dei clienti nel modo più professionale possibile. Faremo un aggiornamento del menù dei cocktails offerti in modo da offrire un’esperienza sensoriale al nostro pubblico. Nella programmazione serale ci sanno novità spettacolari, che non posso ancora svelare, per l’estate 2025.

Infine: cosa ti auguri per il comparto balneare?

Ci auguriamo semplicemente la tranquillità. La tranquillità di poter programmare investimenti strutturali in un’orizzonte temporale di medio-lungo periodo, senza la paura che arrivi una legge le possa spazzare via tutti i sacrifici di una vita. Sono convinto che con una legge chiara, che tuteli gli investimenti e i sacrifici fatti, potremo migliorare i servizi balneari offerti sulle nostre bellissime spiagge italiane.

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