Nuova Spiaggia Paradiso

Mare da favola per un beach club che sorge davanti alla villa di Greta Garbo

Laddove sorgeva il Paradise Beach, stabilimento storico della costa di Taormina che fu della famiglia Martorana ed era orientato a un target di clientela molto popolare, da un paio d’anni c’è Nuova Spiaggia Paradiso, nome di forte richiamo cinematografico e identificazione culturale con la Sicilia. Ed è tutto un altro film, la cui regia è stata affidata a Stefano Forever, gruppo che si è affermato in Costa Azzurra con la cultura della spiaggia di lusso e ora vuole portare sotto l’Etna un lido di taglio internazionale per una clientela con alto potere di acquisto. La location si presta a realizzare l’obiettivo: si tratta infatti di uno stabilimento posizionato al termine della strada, non certo un luogo di passaggio, e dotato di un giardino a dir poco meraviglioso, a ridosso della villa dove amava soggiornare la “Divina” Greta Garbo. Dispone di una piscina con acqua di mare e di un servizio di appoggio per gli yacht in navigazione nelle acque di Taormina: si tratta del pontile con passerella, raggiungibile con gommone per godere della spiaggia dopo giorni trascorsi in alto mare. E un’altra rarità presente in zona è il parcheggio interno sotterraneo. Al di là dei servizi, questo beach club è un giardino dell’Eden da cui non vorresti più andare via. E la presenza del mare fa da sfondo a una location già di per sé meravigliosa tra agrumeti, vasi di terracotta, alberi fioriti, tavoli decorati con ortaggi e frutta. Scenografico e prezioso, è la quintessenza della Sicilia o dell’idea che ne abbiamo, in un contesto finemente aristocratico. II menu unisce ricchezza e territorio, dal tagliolino al tartufo allo spaghetto quadrato con melanzane fritte e ricotta salata, passando per il pesce fresco, fino al pollo ruspante da 3 kg che è il piatto più costoso in carta. E se la lista dei vini è dominata dai grandi formati, quella degli spirits presenta rarità e distillati dai prezzi inavvicinabili per i comuni mortali ma non certo per la clientela a cui si è legato il beach club. Per il futuro si punta a un progetto di filiera, dall’azienda agricola di proprietà fino alla tavola affacciata sullo Ionio.