Addio al Diana, fu il più antico beach club di Milano
Una notizia shock per i milanesi e per tutti coloro che hanno considerato questo luogo, anzi questo hotel, come un punto di riferimento per la città di Milano. Il Diana, oggi Sheraton Diana Majestic, sta per chiudere i battenti e ha già licenziato i 50 dipendenti in forze. La ragione di questa clamorosa decisione è il mancato rinnovo del contratto di affitto tra la proprietà, di una società immobiliare milanese, e l’inquilino, rappresentato da Marriott International.
La storia del Diana è legata all’attività balneare, per quanto possa sembrare strano visto che a Milano il mare non c’è. Come racconta la testata Domus, nel 1842 venne inaugurato il Bagno di Diana, il primo stabilimento balneare della città progettato dall’architetto Andrea Pizzala, già celebre per la Galleria De Cristoforis, sempre a Milano. All’epoca il Bagno di Diana si presentava come una vera oasi urbana, pensata per offrire alla cittadinanza milanese uno spazio per il nuoto e il relax.
Nel 1907, l’originario Bagno di Diana fu abbattuto per far spazio a un progetto ambizioso: il Kursaal Diana. Inaugurato nel 1908, questo raffinato complesso in stile tardo-liberty, ideato dall’architetto Achille Manfredini e in seguito rinnovato da Giorgio De Finetti, rappresentava un nuovo modello di intrattenimento e ospitalità: dotato di un teatro, un ristorante e spazi per eventi mondani, divenne rapidamente un punto di riferimento per l’élite milanese. Il complesso ospitava regolarmente artisti, intellettuali e figure influenti, rappresentando così un simbolo dell’eleganza e della vivace vita sociale della Milano d’inizio Novecento.
La piscina dei Bagni di Diana era lunga 100 metri e larga 25, un vero e proprio mare nel cuore della città. Intorno alla vasca era stato sviluppato un complesso di edifici che includeva palestre, ottantaquattro “camerini da bagno”, un ristorante, un giardino da 7 chilometri quadri, un caffè e una sala da ballo. E poi le sale da biliardo, la zona dedicata allo scherma e al tiro al bersaglio.
Il cambio di destinazione risale invece al 1907 quando, su progetto dell’architetto Achille Manfredini, nasce l’Hotel Diana, con la sua facciata che richiama Parigi e con le sale dedicate alle feste, ai ricevimenti, ai grandi eventi e all’aperitivo.
Che ne sarà del Diana? Si parla di un nuovo hotel o, in alternativa, di uno spazio dedicato alla moda.
In apertura: foto di Paolobon140 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=75780550