Più chic e camaleontico, Kalè Beach guarda al futuro

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Siamo sulla punta meridionale della Sicilia, località Portopalo di Capo Passero. Qui, tra le dune di sabbia, un gruppo di soci ha creato Kalè Beach Club, struttura con un centinaio di ombrelloni in canna africana e con alcune postazioni premium, che può vantare i cuscini firmati dallo stilista Alessandro Enriquez, uno dei nomi di punta della nuova generazione della moda italiana. Il terrazzamento del Kalè rende la location simile a un attico vista mare, luogo ideale per ammirare gli incredibili tramonti che ogni sera vanno in scena a Portopalo o per scattare le foto in quello che può sembrare una sorta di deserto, dal quale però emerge lo specchio blu del Mediterraneo. Tutto questo rende il beach club un luogo molto gettonato per cerimonie e matrimoni. I programmi per il futuro, come ci ha raccontato il socio “operativo” del beach club, Vincenzo Compagnone, non mancano: in particolare, si pensa a un restyling completo, spinto dalla crescita della struttura come location eventi. Con lui abbiamo fatto un bilancio della stagione e guardato un po’ in prospettiva…

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Come sta andando l’attività?

Il Kalè Beach Club ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale e anche quest’anno ha confermato questa tendenza. Una crescita intrisa di tante variabili, frutto delle politiche aziendali adottate, e dell’impegno che ogni giorno mettiamo per fare crescere una realtà giovane ma ormai consolidata. La nostra forza è la squadra, stagione dopo stagione cerchiamo di trasmettere al nostro personale la passione e la voglia di fare sempre meglio. Puntiamo sulla qualità dei servizi offerti ed oggi questo ha fatto la differenza.

E adesso? A cosa state pensando?

Vorremmo, come ogni anno, abbellire il nostro beach club, renderlo ancora più accogliente e piacevole per i nostri clienti. Inoltre visto che ormai siamo entrati nel mondo del “wedding” vorremmo renderlo ancora più chic e camaleontico, cosicché i futuri sposi possano vestirlo secondo i loro gusti e renderlo unico per il loro giorno speciale.

E la Bolkestein? Come vi state organizzando?

Il Kalè insiste su un terreno privato quindi la direttiva Bolkestein non ci riguarda direttamente. Auspichiamo comunque che sia foriera di una più moderna concezione degli stabilimenti balneari, che instauri un meccanismo virtuoso per cui la gestione delle spiagge diventi più ordinata, e che le stesse siano più pulite.

Come a tutti, anche a voi chiediamo cosa vi augurate per il comparto balneare…

Ci auguriamo che vengano fatti ordine e chiarezza riguardo al mondo balneare e che la categoria venga tutelata ed incentivata a fare sempre meglio. Per il bene dell’ambiente e del turismo.

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