Saporetti investe sempre. “I nostri tour nelle grotte di Ulisse”

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Vincitore del premio di miglior beach club del Lazio secondo la nostra guida, Saporetti a Sabaudia è certamente un luogo magico e ricco di fascino. I suoi punti di forza? La posizione, la migliore tra quelle immaginabili per una spiaggia laziale, perché Saporetti finisce laddove inizia la roccia che sale verso la vetta del Circeo, occupando la primissima parte di spiaggia sul versante nord del promontorio. E poi l’atmosfera da “Dolce Vita”, che si tinge d’oro quando inizia a scendere il sole e lo stabilimento fondato nel 1958 da Giulio Saporetti celebra il momento dell’aperitivo. Archiviata la stagione 2024, è arrivato il momento dei bilanci. A parlare è Gino Saporetti, figlio del fondatore e attuale gestore.

“La stagione passata è stata interlocutoria”, racconta Saporetti a italianbeach.club. “Ancora non abbiamo recuperato parte della clientela straniera delle stagioni pre covid e pre guerre.
Inoltre, parte della nostra clientela ha ricominciato a viaggiare all’estero. Comunque i nostri clienti apprezzano i nostri servizi e le innovazioni nello stabilimento”.

E se molti stabilimenti balneari, causa Bolkestein, hanno rinunciato agli investimenti per effetto dell’incertezza innescata dalla fase transitoria e dai continui rinvii dell’applicazione della direttiva, Saporetti si è mosso in maniera esattamente opposta. “Noi investiamo continuamente. Abbiamo implementato tutte le certificazioni possibili, siamo all’avanguardia nella gestione della raccolta differenziata e siamo plastic free, per quanto possibile”, afferma con orgoglio Gino Saporetti.

Cosa accadrà nel 2025? “L’anno prossimo continueremo con gli investimenti, anche incrementando le attività all’aria aperta. Abbiamo già una scuola federale di surf e organizzeremo tour con sup e canoe con visite alle grotte del monte Circeo dove approdò Ulisse”, ribadisce il gestore.

Infine, ecco quel che Saporetti si augura per il comparto balneare, in vista dei prossimi appuntamenti e delle ormai inevitabili gare pubbliche. “Spero che i decisori sappiano affrontare il problema in modo laico e competente. I punti fermi sono il riconoscimento del valore aziendale e delle competenze acquisite. I territori devono essere riconoscenti della ricchezza indotta dalla nostra attività”.

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foto dal sito saporetti.it

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