Oscar dell’ecoturismo a un beach club di Ravenna

progetto hero ok

C’è anche un beach club tra i vincitori dell’Oscar dell’ecoturismo, assegnato da Legambiente nel corso di Ttg, la manifestazione fieristica che si è tenuta la scorsa settimana a Rimini.

Ad aggiudicarsi uno dei sette premi destinati alle case histories più virtuose è stata l’associazione Insieme a Te di Faenza (Ravenna) per il progetto La Spiaggia dei Valori, lo stabilimento balneare di Punta Marina dedicato all’accoglienza di persone con disabilità motoria totale (tetraplegia) e/o con esiti da malattie neurodegenerative (come sla e affini) e gli accompagnatori. L’accesso (gratuito) mette a disposizione bagni accessibili, attrezzature, uffici, spazi per i volontari e per l’organizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione.

Inaugurata lo scorso 9 luglio, La Spiaggia dei Valori nasce grazie alla volontà di Debora Donati, presidentessa dell’associazione ravennate Insieme a te, che ha raccontato la sua storia a Vanity Fair. «Mio marito nel 2013 si è ammalato di Sla, avevamo una bimba di un anno e mezzo, Camilla, e Caterina e Carolina che di anni ne avevano 8 e 9. La malattia di Dario è durata cinque anni e non ci consentiva di fare una vacanza come quelle che fanno tutti». Così Debora e suo marito Dario iniziarono a documentarsi, cercando un luogo attrezzato per casi come quello di Dario e trovandolo in Puglia, nella Terrazza Tutti Al Mare! di San Foca. «Siamo riusciti a far fare un piccolo bagno a Dario nel mare del Salento, ed è stato molto importante. Poi riflettendo sulla vacanza ci siamo detti che noi in Romagna abbiamo delle spiagge che sono grandi come dei campi da calcio ma non abbiamo l’accesso per le persone con gravi disabilità». Ed è stato allora che Debora, mentre la malattia di Dario progrediva, ha cercato con tutte le sue forze di mettere in piedi la spiaggia che avevano immaginato insieme. «È nato il desiderio di realizzarla in Romagna, abbiamo coinvolto il Comune di Ravenna e la Regione. La risposta è arrivata il giorno di venerdì santo: la Regione e il Comune ci avevano assegnato il primo pezzo di spiaggia. Sono tornata a casa e sono riuscita a dirlo a Dario, tre giorni dopo lui è venuto a mancare ma con la consapevolezza che noi quel progetto lo avremmo portato avanti».

Dopo una prima apertura temporanea, lo spazio quest’estate è diventato una spiaggia permanente grazie alla partecipazione a un bando per ottenere una spiaggia libera, con concessione ventennale. E oggi La Spiaggia dei Valori è il primo stabilimento italiano a poter offrire 30 postazioni attrezzate e sicure dove le persone con disabilità e i loro familiari possono godersi una vacanza al mare. Di queste, 18 postazioni sono completamente all’ombra e dispongono di colonnine elettriche, tende che si chiudono, lettini più grandi, materassi antidecubito. «Rispondiamo alle necessità della disabilità gravissima e questo ci permette di accoglierle tutte».

Per gli Oscar dell’Ecoturismo di Legambiente, quella del 2024 è stata la dodicesima edizione e oltre al beach club ravennate, le altre esperienze vincitrici sono state il B&B La Voce del fiume di Brienza (PZ), in Basilicata; il “Meininger Hotel Div. Italia” di Milano, Roma e Venezia; gli operatori turistici “Salento bici Tour” (in Puglia) e “Appennini for All” di Cese di Avezzano (L’Aquila); il centro visite “Catasta” di Morano Calabro, in Calabria, hub turistico e culturale del parco del Pollino. Infine, l’elenco dei virtuosi è stato chiuso dalla Regione Calabria per la “Ciclovia dei Parchi della Calabria”.

“Le esperienze a cui oggi assegniamo il riconoscimento di Oscar dell’Ecoturismo 2024 – ha dichiarato durante la premiazione Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Turismo di Legambiente – sono la risposta migliore all’aggressione crescente dell’overtourism che toglie bellezza ai luoghi, e la dimostrazione della rivoluzione, in atto in Italia, di offerte turistiche autentiche e sostenibili, spesso inaspettate, che mirano a minimizzare l’impatto ambientale, a sostenere le comunità locali e a promuovere la conservazione della biodiversità e l’inclusività. Una direzione giusta, che speriamo venga replicata in tutto il Belpaese, un museo a cielo aperto, che merita una scoperta dolce, non di massa, attiva e sostenibile”.

Articoli simili